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La neutralità della rete

Come privilegiare contenuti in internet

05.07.2020
60"
di Alessandra Bernardis

Cos’è la net neutrality?

La net neutrality è un principio che prevede norme e regole per consentire un libero accesso alla rete garantendo a ogni contenuto di avere le stesse opportunità di arrivare agli utenti. Questo impedisce agli internet provider, coloro che permettono l’accesso alla rete, la possibilità di rallentare la connessione a un sito, bloccarla, privilegiare contenuti e far pagare al produttore per veicolarli ai propri utenti.

La situazione negli USA

La tematica è particolarmente controversa negli Stati Uniti, in particolare dal 2017, dopo la scelta della Federal Communications Commission (FCC), organo di controllo del sistema radiotelevisivo e delle telecomunicazioni negli USA, di abolire le norme sulla tutela della neutralità della rete entrate in vigore durante l’amministrazione Obama. L’iniziativa è stata promossa da Ajit Pai, Presidente della FCC nominato da Trump e sostenuto dal partito repubblicano e dagli internet provider, mentre si oppongono diversi colossi della rete assieme a molti esponenti dell’industria tecnologia americana. Sulla vicenda è intervenuta anche la Corte d’Appello sostenendo la scelta della Federal Communications Commission, ma prevedendo che i singoli Stati possano scegliere liberamente sull’adozione della net neutrality.

Quali sono gli effetti della sua abolizione?

Uno degli scenari possibili è la nascita di internet a più velocità in cui i contenuti delle aziende disponibili a impiegare più risorse saranno diffusi con maggiore qualità e velocità rispetto agli altri. Non è da sottovalutare la possibilità che alcuni clienti dei provider abbiano difficoltà a raggiungere un contenuto di un particolare editore o di un privato, con il rischio di dover pagare un prezzo più alto per potervi accedere. Questo potrebbe rappresentare un pericolo per la libertà di espressione e il diritto all’informazione. Le ripercussioni saranno anche sulle multinazionali americane e sui clienti europei che potrebbero ritrovarsi a pagare un abbonamento per utilizzare tali servizi. La Federal Communications Commission vigila sui comportamenti contrari alla concorrenza e i provider saranno obbligati a rendere pubbliche le loro scelte.

La situazione in Europa

Nel 2016, l’Unione Europea ha pubblicato un documento per il rispetto e la tutela della net neutrality. Anche l’Italia si batte per una rete libera e aperta. Infatti, nel 2015 è entrata in vigore la Dichiarazione dei diritti di Internet: 14 articoli che regolano il rapporto tra i cittadini italiani e la rete. La vicenda ha portata internazionale e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione non vincolante di condanna per i paesi che intenzionalmente impediscono l’accesso a internet ai loro cittadini. La questione farà discutere ancora per molto. Un giorno navigheremo su Facebook e Amazon pagando un abbonamento mensile?

Fonti:

Focus: che cos'è la net neutrality
Panda security: net neutrality, dobbiamo difenderla
Pdvg: USA, un'altra sconfitta per la net neutrality

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