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L'ascesa di Matteo Salvini

Matteo Salvini scala la Lega Nord e ne fa un trionfo alle elezioni politiche del 2018

10.04.2020
60"
di Francesco Saverio De Marchi

La vittoria alle primarie

Nel 2012 il segretario e fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, viene travolto dagli scandali giudiziari. Indagato per utilizzo dei rimborsi elettorali della Lega a scopi personali, viene poi condannato dal tribunale di Milano appena nel 2017. 5 aprile 2012, Roberto Maroni e Luca Zaia, esponenti di punta della Lega, ottengono le dimissioni di Bossi dalla segreteria. E’ lo stesso Maroni a prenderne il posto per un breve periodo, conclusosi con le prime elezioni interne al partito, vinte da Matteo Salvini con l’81% dei voti. Dopo la debacle leghista alle elezioni politiche del febbraio 2013 (4% dei consensi), un cambiamento è inevitabile.

Le politiche del 2018

Marzo 2018, si tengono le prime elezioni nazionali a cui partecipa la nuova Lega di Salvini. La coalizione di centro-sinistra è reduce dall’esperienza di governo e si trova in netta difficoltà. Il vantaggio è di Lega e MoVimento 5 Stelle, soprattutto grazie ad una comunicazione decisamente più efficace delle altre forze politiche. Ormai evidente la discesa nei consensi del Partito Democratico, le elezioni si concludono con la vittoria schiacciante del M5S (32.6%) e del centro-destra (37%). Per il centro-destra è la Lega il partito a ricevere più preferenze (17% circa), indicando così Matteo Salvini quale leader della coalizione.

Il governo giallo-verde

MoVimento e Lega decidono di allearsi. Il nuovo governo, presieduto da Giuseppe Conte, conterà (tra indipendenti e non) 9 ministri espressi dal M5S e ben 8 dalla Lega. Considerando il proprio peso in parlamento (17% circa contro il 33% del MoVimento), è chiaro che la Lega ottiene un notevole successo nelle nomine. Il vero obiettivo del segretario leghista è però un altro. Salvini ottiene il Ministero degli Interni, ruolo che ricopre personalmente. Riesce così a tener fede alle promesse in tema migratorio, parte fondamentale del successo elettorale.

Il ministero degli interni e il primo errore

Matteo Salvini fa subito discutere. Utilizza per la prima volta la politica dei ‘’porti chiusi’’, diventato poi slogan della Lega e fonte di conflitto con l’Unione Europea. E’ proprio la contrapposizione con gli alleati (o avversari) europei a garantire al leader sovranista un enorme aumento dei consensi. I sondaggi attribuiscono alla Lega percentuali sempre maggiori, fino a raggiungere picchi del 38%. Per intascare i consensi attribuiti dai sondaggi o insofferente dell’alleanza con i 5 Stelle, Salvini apre la crisi di governo convinto delle elezioni anticipate. E’ in questo momento che compie il primo errore. Matteo Renzi sfrutta l’occasione per concludere l’alleanza tra PD e M5S, allontanando le elezioni ed escludendo il leader leghista da ogni ruolo di potere.

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