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Il gender pay gap: perché esiste e possibili soluzioni

Il divario retributivo di genere è la differenza tra donne e uomini nel salario orario

03.04.2020
60"
di Alessandra Bernardis

Il fenomeno esiste in Unione Europea?

Si discute spesso delle differenze nelle retribuzioni tra uomo e donna. La politica considera da molto tempo il gender pay gap un problema a cui è necessario porre rimedio. Dai dati elaborati dalla comunità europea risulta che le donne lavoratrici nell’Unione guadagnino il 16% in meno all’ora rispetto ai loro colleghi uomini. Cerchiamo di fare chiarezza sul tema.

Cos’è il divario retributivo di genere?

Il divario retributivo di genere, o gender pay gap, viene definito come “la differenza di remunerazione tra donne e uomini calcolata sul salario orario”. Il valore viene espresso in percentuale. Nel calcolo si tiene conto solo del genere come fattore discriminante, non quindi di altri fattori che possono influenzare il divario retributivo. Istruzione, anzianità ed esperienze lavorative, solo per citarne alcuni. Il divario retributivo di genere si può ritenere causa e conseguenza della disparità fra uomo e donna nel mondo del lavoro.

E’ l’unica forma di disuguaglianza?

Non solo il gender pay gap è causa della disuguaglianza di genere. Le donne svolgono più ore di lavoro non retribuito (cura dei familiari, lavori domestici) rispetto agli uomini. Le donne, oltre a una retribuzione inferiore, sono spesso obbligate a scegliere tra famiglia e carriera lavorativa. Per analizzare la differenza tra generi nel mondo del lavoro, non vanno considerate solo le retribuzioni, ma anche i fattori fin qui citati.

Possibili soluzioni

La parità retributiva di genere è disciplinata dalle direttive UE, ma il Parlamento ha chiesto una revisione e ulteriori misure per ridurre il fenomeno. Da un lato si promuovono importanti strumenti come l’istruzione e i servizi di assistenza alla prima infanzia. Dall’altro si cerca di garantire alle donne l’accesso a occupazione e opportunità di alta qualità (come con le quote rosa). Potrebbe essere utile anche educare ragazze e ragazzi a combattere gli stereotipi di genere.

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